Nasce il Fondo PRE.SI.DI. – Primo fondo complementare per le Forze Armate, Polizia e Vigili del Fuoco
Con 27 anni di ritardo, è nato il primo Fondo pensione complementare per il personale dei comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico. Il Fondo pensione è stato costituito per atto pubblico, a Roma, dinanzi al Notaio Francesco Colistra e prende il nome di Fondo pensione Pre.Si.Di (acronimo di Previdenza, Sicurezza e Difesa).
L’iniziativa, nata dall’associazione “Verso Fondo Pre.Si.Di. – APS’‘ con i sindacati aderenti cofondatori SILMA, SINAG, SIM GDF, UNARMA, SILME, COSP, NSP, CIISA e l’importante contributo fornito dalla pluriennale esperienza di Confael guidata da Domenico Marrella, si rivolge ad una platea di potenziali aderenti pari a 520.000 unità.
L’attuale sistema pensionistico di tipo contributivo prevede – rispetto al previgente sistema retributivo – un calo del reddito all’atto della pensione intorno al 40% e che solo la previdenza complementare potrà realmente colmare. Dal 1 gennaio 1996, la riforma pensionistica ha portato una profonda trasformazione con il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo. Tutti i lavoratori, compreso il mondo del comparto Difesa, ha dovuto fare i conti con l’esigenza di attivare forme pensionistiche complementari da affiancare alla pensione per sostenere un adeguato tenore di vita in età post lavorativa.
Il Fondo Pre.Si.Di, dunque, nasce proprio dall’esigenza di creare un fondo pensione complementare per i militari e non solo. L’iniziativa si rivolge anche alle forze di polizia ad ordinamento civile e militare, vigili del fuoco e tutte le altre categorie di lavoratori in regime di diritto pubblico (avvocatura, magistratura, etc).
“Con la costituzione del fondo pensione Pre.Si.Di. celebriamo la fine di un percorso durato 5 anni”, spiega il Segretario Generale, Fabrizio Di Mattei. “Siamo stati definiti ‘il veicolo previdenziale dei militari’, ma il Fondo si rivolge anche alle forze di polizia ad ordinamento civile e militare, vigili del fuoco e tutte le altre categorie di lavoratori in regime di diritto pubblico (avvocatura, magistratura, ecc) e riguarda centinaia di migliaia di lavoratori, già sottoposti ad un impiego del tutto speciale, e famiglie di lavoratori che lo attendevano da ben 27 anni. La costituzione del fondo e l’autorizzazione ad operare, che sarà richiesta alla COVIP, sancisce un vero e proprio riscatto che permetterà a noi tutti lavoratori del comparto Difesa di continuare la professione in totale serenità. Grazie al Fondo potremo contare, all’atto della cessazione dal servizio, su un tenore di vita che non si discosterà da quello in servizio. Il mio ringraziamento va a tutte le sigle sindacali cofondatrici del Fondo pensione Pre.Si.Di., a dimostrazione della loro seria professionalità senza le quali questo veicolo sarebbe mai giunto a destinazione. I sindacati, con il loro impegno e determinazione, hanno capito l’importanza dell’iniziativa e rappresentano davvero l’anima del progetto insieme a tutti gli iscritti e a coloro che vorranno entrare a far parte delle sigle aderenti”.
L’associazione “Verso Fondo Pre.Si.Di. – APS”, in collaborazione con numerosi sindacati di riferimento ed il supporto di Enti ed Associazioni del settore, ha posto in essere l’accordo quadro il quale, oltre a rappresentare la fonte istitutiva, contiene le regole di funzionamento che sono state riportate nei documenti costitutivi del fondo.
L’accordo quadro, nel mese di maggio 2021, è stato approvato dall’assemblea dei soci cosicché da poter costituire il Fondo Pre.Si.Di, che poi ha ricevuto l’approvazione dei sindacati partner con l’associazione. Il 4 aprile 2022 si celebra la costituzione. Nei corso di pochi mesi il Fondo si adopererà per chiedere l’ operatività alla Commissione di Vigilanza per i Fondi Pensione. Solo allora sarà possibile dare avvio alla fase di raccolta delle contribuzioni ed il loro affidamento in gestione alle competenti società di investimento.
La completa efficienza del Fondo sarà raggiunta all’atto dell’ottenimento del carattere di negozialità da parte della COVIP. Sarà compito delle organizzazioni rappresentative del personale concertare la quota a carico del datore nelle dovute sedi, confermando in tal contesto il Fondo pensione Pre.Si.Di. quale fondo pensione complementare di riferimento.
Roma, 4 aprile 2022 nello studio del Notaio F. Colistra, i sindacati delle forze di polizia e delle forze armate, insieme all’associazione Verso Fondo Pre.Si.Di., hanno costituito il Fondo pensione Pre.Si.Di., il primo Fondo pensione complementare, dopo 27 anni di attesa (dovuti ai ritardi delle rappresentanze dei lavoratori e datoriali), dedicato ai lavoratori in divisa dei comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico.
L’associazione Verso Fondo Pre.Si.Di., da veicolo previdenziale a trazione anteriore, ora ringrazia e si defila lasciando il posto ai sindacati UNARMA, SINAG, SIM GDF, SILME, SILMA, COSP, CIISA Penitenziari ed NSP nuovi propulsori per far sì che il fondo, appena nato, assuma la caratteristica di Fondo negoziale.
Che significa? Significa che il datore dovrà versare la propria quota, quota per altro già stanziata in legge di bilancio grazie proprio alle richieste inviate al Governo (L. 234/2021) da tutti noi.
Come fare? Per far sì che i sindacati possano sedersi ai tavoli negoziali c’è ora bisogno che noi tutti si faccia un piccolo passo, iscrivendoci a quelle sigle sindacali indicate per farle diventare rappresentative (percentuale minima di iscritti rispetto alla platea di possibili aderenti).
Cosa fare? Quindi forza, non possono essere pochi euro l’anno (che per altro consentono anche di ottenere una tutela sindacale) ad interporre tra noi e la nostra pensione quell’ostacolo che siamo finalmente riusciti a sgretolare.
Fabrizio Di Mattei
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