Era l’anno 1992

Una partenza in un anno storico, era il 1992 “annus miarbilis”, l’inizio della “seconda repubblica”, di tangentopoli, del lancio di monetine nelle piazze ai politici, di una società civile che voleva cambiare, non è un caso che quell’anno ha dato seguito in tempi moderni ad una serie televisiva. Anche nel mondo militare una volata di aria nuova si era levata nel cielo, delegati Cobar, Coir, Cocer dell’Aeronautica Militare si dimettevano per dare seguito ad un’Associazione tra militari e civili per tutelare i soci e promuovere la cultura dei diritti anche per i militari, nel 1992 nacque l’Associazione Solidarietà Diritto e Progresso, meglio nota come ASSODIPRO. Da quel momento in avanti i nemici e le voci contrastanti al cambiamento sono uscite fuori dalla caverna per dare il via ad una “guerra civile” contro Assodipro ed i suoi soci. Denunciati ed intimati di chiudere il sodalizio si ricorse al TAR e poi al CDS e alla facciaccia di tutti Assodipro rimase aperta. Non solo, da li a poco si intraprese una battaglia per affermare l’incostituzionalità dell’Art.8 della L.382/78 che vietava ai militari il sindacato. Nel 1999 con la Sentenza 449 la Corte Costituzionale ha inaspettatamente chiuso il problema, dichiarando che non esisteva incostituzionalità con il divieto posto ai militari di avere un sindacato. Allo steso tempo il giudice rinviava il legislatore a fare una legge che risolvesse il problema di rappresentatività dei militari.

Sindacato dei militari, un risultato tutto ASSODIPRO.

Sono passati 27 anni con oltre 28 mila soci che hanno aderito in Assodipro per poco o per tutto il tempo e siamo arrivati ai giorni nostri. Grazie ad una spesa di circa 60 mila euro ci siamo potuti permettere di fare un ulteriore tentativo per scardinare il divieto sindacale per i militari, Con ben 4 Ricorsi partiti nel 2012, prima alla Cedu, poi al Tar, al Cds ed infine alla Corte Costituzionale, con la Sentenza 120/2018 Assodipro è giunta al traguardo. In tanti millantano crediti e meriti del risultato, ma non è così. La storia sta sotto gli occhi di tutti, le carte dei tribunali sono a disposizione. In questa battaglia non ci sono state solo le spese legali, ma soprattutto quelle sociali, psicologiche, morali. Per questa militanza tanti di noi hanno pagato di persona, sono stati denunciati, trasferiti, puniti, perso l’avanzamento, sono stati mobbizzati (con tanto di interrogazioni parlamentari) abbassati le note caratteristiche. Chi scrive oggi è da oltre venticinque socio Assodipro, ha militato nelle sedi periferiche, partecipato e organizzato a varie manifestazioni, la più famosa quella del 2001 contro il Riordino delle Carriere. La storia è lunga ed inizialmente la quasi totalità dei partecipanti al sodalizio era di provenienza dell’Aeronautica Militare, figli dei Movimenti democratici, dei congedi e delle sospensioni di servizio. A questi colleghi dell’Aeronautica va dato loro merito e menzione per questo risultato, innanzitutto i Soci Fondatori del sodalizio, Alberto Tuzzi, Sessa Vittorio, Nunzio Isoni, Mario Auricchio, Moccia Vincenzo, Fiengo Antonio, per continuare con Ferdinando Chinè, Emilio Ammiraglia, Salvatore Rullo, Michele Fensore, Natale Pacino, Antonio Farris e molti altri amici della prima ora. Il ringraziamento è doppio per coloro che ci hanno lasciato e non hanno avuto la fortuna di vedere questo risultato. Questo piccolo riconoscimento andrebbe valorizzato e pubblicizzato grandemente perché è facile aprire oggi una sigla sindacale, è semplice fare proclami ed ergersi a rappresentanti dei colleghi non è stata la stessa cosa per questi 27 anni di Assodipro.

Giuseppe Seviroli, Leonardo Morra e Aniello Volo

 

 

 

 

Oggi in continuità con il passato nasce il SILMA, Sindacato Italiano Lavoratori Militari Aeronautica. I Soci Fondatori di questa realtà siamo noi, Giuseppe Seviroli, Volo Aniello e Morra Leonardo, militanti della prima ora con quasi venticinque di attivo nell’Associazione. Ne abbiamo viste di cotte e di crude, non ci stupisce più niente, in special modo quei colleghi che hanno da sempre remato contro il sindacato ed oggi si scoprono dirigenti di costituendi sindacati militari. Pazienza, siamo contenti lo stesso, c’è sempre tempo di convertirsi. E’ nostra intenzione aprire a tutti i colleghi e partire in armonia sin da subito. Essere arrivati primi non significa essere primi, ci vuole ben altro, innanzitutto allargando la partecipazione di tutti i colleghi e categorie della forza armata, tutti devono essere rappresentati. L’autorizzazione ministeriale appena concessa al nostro sindacato è solo l’inizio di un cammino lungo ed impervio. Il Disegno di Legge in Commissione Difesa a firma On. Emanuela Corda per il momento non promette bene, allo stesso tempo è cento volte meglio dell’attuale Rappresentanza Militare. Dalla Sentenza della Corte Costituzionale ad oggi è rinata la voglia di DIGNITA’, di trasparenza, di rispetto della propria condizione di militare, cittadino tra i cittadini al servizio delle istituzioni. Un ruolo importante è quello del militare, ancor di più il sindacato che intende tutelarlo, accompagnarlo nella sua carriera in servizio e in congedo. Nei prossimi giorni pubblicheremo una prima bozza di linee programmatiche.

Primi passi da condividere

Dopo l’autorizzazione del Ministro della Difesa tocca lavorare seriamente allargando e creando una nuova struttura dirigente sparsa su tutto il territorio nazionale. Il SILMA operando in piena autonomia politica ed economica dovrà farsi carico di aprire sedi e trovare responsabili di settore. La provenienza e l’esperienza di Assodipro ci aiuta grandemente, innanzitutto abbiamo già un notevole numero di sedi ed i soci in servizio che da tempo partecipano e conoscono il nostro operato. Nonostante ciò, per essere un sindacato credibile c’è bisogno di un ampliamento del nucleo dirigente di almeno 40-50 colleghi. Quanto prima ci sarà un Congresso di costituzione del SILMA nelle sue funzioni statutarie, negli organi direttivi, di controllo, di verifica, amministrativi e via dicendo. Tutti i colleghi sono invitati a partecipare, a farsi promotori delle linee programmatiche, a partecipare sin dalla costituzione a questo sindacato che è partito da lontano ed intende andare lontano.

Un abbraccio a tutti soci, simpatizzanti e nemici di vecchia data.
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I Soci Fondatori SILMA
Giuseppe Seviroli, Leonardo Morra e Aniello Volo